La displasia della rotula nel cane: cause e rimedi

La displasia della rotula nel cane: cause e rimedi

La displasia della rotula nel cane insorge quando la rotula non è più alloggiata nella sua sede naturale, la troclea.

Anche il ginocchio di un cane, come in noi umani, è composto da tre ossa: femore, rotula e tibia.

La malformazione riguarda uno o entrambi gli arti posteriori.

Si parla di displasia quando la rotula non è più alloggiata nella sua sede fisiologica, la troclea.

 

La rotula e la troclea

La rotula è inserita nella troclea, una cavità del femore dove scorre, avvolta da tendini e tessuto fibroso.

Si collega alla tibia attraverso il legamento patellare.

La rotula svolge un ruolo molto importante perché garantisce un adeguato orientamento dell’azione del muscolo quadricipite, responsabile dell’estensione della gamba sulla coscia.

 

Le razze maggiormente colpite

La displasia della rotula nel cane é una condizione patologica molto frequente.

Colpisce cani di ogni razza ma quelli di taglia piccola e nana sono particolarmente predisposti:

Maltesi, Bolognesi, Barboncini, Pincher, Yorkshire, Chihuahua

Tra i cani di taglia grande, invece:

Bulldog e Pitbull

 

Le cause della displasia della rotula nel cane

La lussazione della rotula può essere di origine traumatica o congenita.

Un esame ortopedico accurato è fondamentale per caratterizzare il grado della lussazione e per escludere una concomitante lesione del legamento crociato craniale.

La visita deve comprendere la valutazione dell’andatura, sia al passo che al trotto, al fine di valutare la presenza di deformità scheletriche ed il grado di zoppia eventualmente presente.

 

Come si classifica la gravità della displasia della rotula nel cane?

Esiste un sistema di classificazione che consente di suddividere la patologia in 4 gradi di gravità maggiore procedendo dal 1° (in cui il cane è tipicamente asintomatico) al 4° (condizione estremamente debilitante e generalmente incompatibile con la deambulazione del cane).

 

Displasia della rotula nel cane lieve

Nella displasia lieve, il cane si muove normalmente; c’è solo un leggero disassamento tra la componente muscolare e quella ossea.

Questo comporta che il cucciolo, ogni tanto, tenda a mancare l’appoggio sull’arto, anche se poi le due componenti tornano da sole in posizione normale.

 

Displasia della rotula nel cane media

Nella displasia media, il cane tiene l’arto leggermente flesso.  Pur non essendo particolarmente dolorosa per l’animale, questa malformazione comporta uno sfregamento della rotula sulla troclea, con evidente logoramento dell’articolazione.

 

Displasia della rotula nel cane grave

Nella displasia grave, la lussazione della rotula è permanente, e la tibia può essere ruotata rispetto al femore fino a 60 gradi. Alcuni cani, con l’arto in questa posizione riescono ancora a utilizzarlo, anche se il movimento della rotula è reso impossibile dalla sua dislocazione.

 

Displasia della rotula nel cane gravissima

Nella displasia gravissima, il cane non utilizza per nulla l’arto.

Se ciò riguarda entrambi gli arti posteriori dell’animale, il cane assume la caratteristica andatura a foca.

 

Il trattamento: conservativo o chirurgico?

La scelta del trattamento più adeguato a ogni paziente si basa sull’analisi accurata dell’anamnesi, dei riscontri clinici e dei segni radiografici.

Il primo step decisionale prevede la scelta tra un trattamento di tipo conservativo ed uno di tipo chirurgico.

I pazienti adulti e asintomatici, che non manifestano alcun segno di zoppia, non sono in genere dei candidati per la chirurgia: infatti questi cani rispondono bene ad una gestione di tipo conservativo.

Al contrario, i pazienti che mostrano zoppia, o gli animali molto giovani, traggono generalmente un notevole beneficio dall’intervento chirurgico.

 

Le tecniche chirurgiche che sono state sviluppate nel corso degli anni sono molte

Tra gli interventi principali ci sono le osteotomie correttive.

Quest’ultime sono delle complesse chirurgie di riallineamento dell’arto.

Di solito l’associazione di più tecniche garantisce un’adeguata stabilizzazione della rotula, minimizzando il rischio di recidiva.

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