La stabilizzazione vertebrale nel cane e nel gatto è un trattamento chirurgico per ridurre fratture e lussazioni della colonna in conseguenza di eventi traumatici come cadute dall’alto o investimento da parte di automobili.
Trauma meccanico ma spesso anche neurologico
Fratture e lussazioni della colonna vertebrale di cani e gatti sono spesso associate anche a compromissione di varia entità del midollo spinale.
È possibile, infatti, rilevare una lesione neurologica per concussione e compressione delle strutture nervose (midollo spinale o radici nervose), causata dal trauma.
Ma non solo: nel paziente traumatizzato, quello alla colonna può non essere l’unico danno riportato in seguito all’evento traumatico.
In taluni casi, infatti, si potrebbero riscontrare edemi ed emorragie interne che richiedono, ancor prima del trattamento di stabilizzazione della colonna, una attenta valutazione clinica e una rapida stabilizzazione di tutti i parametri vitali.
I sintomi del trauma spinale gatto e cane
I segni clinici dipendono dalla gravità della frattura o lussazione e della compromissione del midollo spinale.
Nei casi di trauma lieve, il paziente presenta solitamente una forte algia a livello della colonna.
Quando la lesione è molto grave, il paziente perde la funzione motoria degli arti: in questo caso si parla di paralisi parziale o totale che può anche degenerare in una perdita della sensibilità dolorifica profonda.
Talvolta si rilevano solo lievi alterazioni neurologiche nelle ore immediatamente successive al trauma ma si assiste ad un progressivo peggioramento della condizione del paziente a causa dell’instabilità della colonna vertebrale lesionata.
L’entità del danno da trauma alla colonna deve essere valutata senza ritardo innanzitutto attraverso l’esame radiografico.
L’esame radiografico propedeutico alla stabilizzazione vertebrale
La radiografia consente innanzitutto al Veterinario Ortopedico di confermare il sospetto di frattura o lussazione vertebrale e di identificare esattamente il sito del rachide interessato.
L’esame neurologico, inoltre, valuta l’entità del danno che il midollo spinale ha subito e permette di fornire indicazioni utili sulla prognosi per il recupero funzionale degli arti.
Il Veterinario Ortopedico valuterà inoltre se avvalersi della diagnostica per immagini avanzata (TAC e Risonanza Magnetica) soprattutto in quei pazienti per cui, data la gravità della lesione, si prospetta il trattamento chirurgico.
Il trattamento chirurgico per la stabilizzazione vertebrale nel cane e nel gatto
Consiste nella stabilizzazione del segmento vertebrale lesionato attraverso l’utilizzo d’impianti di stabilizzazione vertebrale dedicati (fissatori, placche e viti).
Attualmente i chiodi filettati o le viti sono preferiti nella maggior parte delle procedure di stabilizzazione e sono utilizzati in cani di tutte le taglie con risultati molto buoni, inclusi i casi in cui si ha una significativa compromissione del corpo vertebrale.
Per il fissaggio di viti e placche si utilizza il cemento osseo, un materiale biocompatibile che garantisce stabilità all’impianto.
Il post operatorio nei casi di stabilizzazione vertebrale nel cane e nel gatto
Anche se l’animale è paralizzato a seguito del trauma, purché sia presente la sensazione dolorifica profonda e se l’emergenza viene gestita nell’immediato, la prognosi solitamente è favorevole al recupero della deambulazione.
Il periodo di recupero post operatorio può variare da qualche settimana ad alcuni mesi nei casi più gravi.
In genere sono necessarie terapie di supporto farmacologico e sedute di fisioterapia per aumentare la velocità di recupero dell’animale.
La prognosi degli animali che hanno riportato una frattura vertebrale a seguito di un trauma dipende dalla gravità del danno subito a livello del midollo spinale, dalla tempestività del trattamento e dalla presenza o meno di gravi lesioni ad altri organi ed apparati.