La rottura del legamento crociato anteriore è una delle patologie del ginocchio del cane più comuni.
I legamenti crociati (LCA) sono legamenti interarticolari posizionati tra femore e tibia.
Il crociato rappresenta la principale struttura anatomica che stabilizza l’articolazione del ginocchio in quanto impedisce sia lo slittamento della tibia rispetto al femore che la sua rotazione interna.
Tra femore e tibia sono posizionati anche i menischi che appoggiano direttamente sulla superficie articolare della tibia denominata piatto tibiale.
Il sintomo principale di rottura del legamento crociato è una zoppia improvvisa del cane.
Si verifica anche nel gatto ma con minor frequenza.
Nella quasi totalità dei casi la rottura del legamento crociato del cane è provocata da un progressivo deterioramento
In questo caso si parla di rottura “progressiva”.
Se invece, è causata da un trauma distorsivo, si definisce rottura “acuta”.
Dopo la rottura del LCA, ogni passo del cane determina una spinta craniale della tibia, che non essendo più trattenuta dal legamento tende inevitabilmente a sub lussarsi.
Questo scivolamento del femore sulla tibia provoca un’erosione della cartilagine articolare, oltre allo stiramento del menisco mediale, sul quale si riscontrano spesso delle lesioni che causano ulteriore dolore al cane.
Cause predisponenti e razze a rischio di rottura del legamento crociato cane
Le cause predisponenti sono principalmente due:
- predisposizione anatomica del ginocchio
- sovrappeso e obesità
Ecco, dunque, che le razze più colpite sono quelle di taglia grande-gigante, in età compresa tra 2 e 8 anni.
Tra le razze maggiormente predisposte ricordiamo:
- Dobermann
- Rottweiler
- Golden Retriever
- Labrador Retriever
- Cane Corso
- Pitbull
- Dogo Argentino
Tuttavia, non è da escludersi la causa su base traumatica anche in altre razze, in particolar modo in cani da lavoro, caccia e sportivi:
- Border Collie
- Pointer
- Bracco Tedesco
- Bracco Italiano
La rottura del crociato del cane si può osservare anche in soggetti di piccola taglia, frequentemente associata a lussazione rotulea:
Tra questi:
- York Shire Terrier
- Maltese
- Barboncino
- Volpino
- Chihuahua
I sintomi e la diagnosi di rottura del crociato del cane
Il cane affetto da rottura del legamento crociato anteriore presenta zoppia, non appoggia l’arto e il ginocchio appare gonfio, dolente e instabile.
Nelle radiografie non è possibile evidenziare direttamente il legamento lesionato ma sono visibili segni indiretti quali:
- slittamento craniale (in avanti) della tibia rispetto al femore
- eventuale distensione della capsula articolare
- artropatia degenerativa (osteoartrosi)
Il modello biomeccanico del ginocchio elaborato da Slocum e la TPLO (Tibial Plateau Leveling Osteotomy)
Un chirurgo americano, Barclay Slocum, ha elaborato una nuova tecnica che ha radicalmente cambiato il metodo di trattamento chirurgico di questa lesione nel cane.
Slocum ha innanzitutto evidenziato l’esistenza di una forza responsabile di uno stress costante a carico del legamento crociato cui consegue una rottura parziale che diviene poi completa al progredire delle sollecitazioni.
La forza in questione è la spinta tibiale craniale o “cranial tibial thrust” (CTT).
Secondo Slocum, la terapia chirurgica ottimale avrebbe dovuto ristabilire l’equilibrio delle forze agenti sull’articolazione e neutralizzare la spinta craniale della tibia: ecco, dunque, come arrivò a concepire la TPLO.
In cosa consiste la TPLO?
La TPLO combina innovazioni tecnologiche con tecnica chirurgica per modificare la biomeccanica del ginocchio.
Lo scopo è riportare il piatto tibiale a un angolo meno inclinato in modo che il legamento crociato danneggiato non sia più necessario.
Consiste in una osteotomia correttiva del piatto tibiale: modificandone l’inclinazione, si assicura stabilità al ginocchio e si impedisce lo slittamento craniale della tibia.
In pratica l’osso viene tagliato e fissato in una nuova posizione tramite placca e viti.
Placche e viti di ultima generazione
Le placche utilizzate sono in titanio per la massima biocompatibilità e resistenza.
Il titanio, infatti, è il materiale protesico per eccellenza.
La sua peculiarità è quella di non scatenare reazioni da parte dell’organismo: diminuendo le possibilità di rigetto, diminuisce anche la percentuale del tasso d’infezioni.
La TPLO permette di intervenire sul ginocchio senza conseguenze sul funzionamento della rotula e garantisce una rapida ripresa funzionale dell’arto.
Modificando leggermente la tecnica chirurgica, è anche possibile migliorare la lussazione rotulea.
L’intervento viene eseguito in day hospital e ne consegue una ripresa funzionale ottimale a patto che il proprietario presti molta attenzione all’animale durante il post-operatorio.
Le fasi del decorso postoperatorio
La completa guarigione e il recupero totale dell’arto avvengono generalmente in un paio di mesi.
Durante il periodo postoperatorio, per i primi 15 giorni, è necessario limitare le passeggiate del cane a uscite brevi, di circa 5 minuti l’una, tenendolo al guinzaglio corto per evitare salti, corse e movimenti bruschi.
Nel corso delle settimane successive il cane potrà riprendere gradualmente a fare attività fisica, supportato da un percorso di fisioterapia riabilitativa mirato ad accelerare la guarigione ed impedire la perdita di tono muscolare dell’arto operato.
Nei pazienti adulti-anziani la placca di solito non si rimuove a meno che non si manifestino complicanze.
In caso di sospetta lesione al legamento crociato è fondamentale recarsi dal Veterinario per sottoporre il cane a una visita ortopedica che verifichi il tipo di zoppia e pianifichi gli opportuni accertamenti diagnostici.