Protesi anca cane con displasia: è il trattamento d’elezione che garantisce il pieno recupero della funzionalità dell’arto e l’eliminazione totale del dolore.

Protesi anca cane con displasia: è il trattamento d’elezione che garantisce il pieno recupero della funzionalità dell’arto e l’eliminazione totale del dolore.

L’utilizzo delle protesi per il trattamento della displasia d’anca nel cane è la soluzione definitiva che ripristina la corretta biomeccanica articolare e limita la progressione di danni irreversibili a carico dell’articolazione.

Infatti, le terapie farmacologiche non sono in grado di evitare l’evoluzione artrosica, eliminare il dolore cronico articolare e consentire al cane un recupero funzionale davvero soddisfacente.

 

Il modo migliore per capire se un cane soffre di dolore cronico è quello di osservare il suo comportamento

I cani affetti da artrosi bilaterale delle anche per displasia di solito non si lamentano a voce piuttosto tendono a cautelarsi assumendo e mantenendo forme posturali che riducono al minimo il dolore.

Un cane displasico manifesta difficoltà di deambulazione.

Oppure stenta ad alzarsi da seduto o tende a spostare il peso sulle zampe anteriori, corre a coniglio.

O ancora, diventa apatico e inattivo.

Dunque è probabile che dietro questi strani e inconsueti atteggiamenti si nasconda solo il tentativo di limitare il dolore cronico provocato dalla displasia.

 

La displasia dell’anca nel cane: il trattamento chirurgico

Dopo l’intervento di protesi d’anca il cambiamento del comportamento del cane è evidentissimo.

Ciò fa chiaramente capire quanto sia grave il dolore cronico che affligge un animale con anche displasiche e quali sono i benefici, in termini di ritrovato benessere, che le protesi restituiscono.

 

L’opzione chirurgica più appropriata deve essere scelta considerando l’età del paziente, il peso, il grado di displasia e la sintomatologia

Un intervento preventivo, efficace solo nelle forme lievi di displasia e che viene eseguito tra i 3 e i 5 mesi di età a seconda della razza, è la Sinfisiodesi Pubica (JPS).

La Duplice Osteotomia Pelvica (DPO), invece, è indicata in soggetti che fanno prevedere lo sviluppo di displasia grave e va eseguita tra i 7 e gli 8 mesi.

E ancora, l’Ostectomia Di Testa e Collo Femorale (FHNO) è riservata ai cani in accrescimento con grave sublussazione o in cani adulti con coxartrosi invalidante, nelle situazioni in cui non risulta possibile eseguire la protesi d’anca.

 

Ma è l’intervento sostituivo cioè la protesi d’anca, il trattamento d’elezione

La protesi totale d’anca consente di recuperare la piena funzionalità dell’arto e la normale ampiezza dei movimenti articolari, eliminando completamente il dolore.

Tale procedura trova indicazione in caso di displasia dell’anca, lussazione d’anca traumatica non riducibile, fratture complesse della testa e del collo femorale.

La chirurgia di protesi dell’anca ha raggiunto livelli qualitativi altissimi e le protesi di ultima generazione sono dei veri e propri gioielli di tecnologia.

 

Esistono diversi tipi di protesi?

Analogamente alla Medicina Umana, sono disponibili per il cane due diverse tipologie di protesi d’anca: cementata e non cementata.

Le prime utilizzano il Polimetilmetacrilato (PMNA o più comunemente, cemento acrilico) per ottenere l’ancoraggio dello stelo e della coppa protesica.

Il modello non cementato è invece basato sul sistema d’applicazione detto Press Fit: la fissazione immediata allo stelo femorale avviene attraverso l’utilizzo di viti speciali (Pc-fix).

 

Che differenze ci sono tra le protesi cementate e quelle non cementate?

La stabilizzazione mediante l’utilizzo di cemento osseo è relativamente semplice da ottenere e si concretizza con l’indurimento del cemento, quindi in pochi minuti.

Per contro è più soggetta a cedimenti nel tempo.

Sull’osteointegrazione si basano invece la protesi non cementate.

La protesi non cementata presenta il vantaggio di evitare i problemi legati all’utilizzo del cemento:

-mobilizzazione degli impianti

-infezioni

-necrosi ossea da ipertermia

-estrema difficoltà di revisione chirurgica.

L’osteointegrazione è più complessa da ottenere e impiega tempo per raggiungere livelli soddisfacenti, ma una volta conseguita garantisce un’ottima stabilità.

 

I materiali con cui sono fatte le protesi migliori

Le protesi per cani e gatti attualmente prodotte e utilizzate, sono realizzate con gli stessi materiali di cui sono fatte quelle per gli esseri umani.

Le teste in ceramica sono realizzate in zirconia, un materiale ampiamente noto per la sua estrema durezza e tenacità.

Inoltre, la lega di titanio utilizzata per stelo, coppa e vite è altamente biocompatibile e riduce il rischio di infezione e quindi di allentamento dell’impianto.

L’utilizzo poi di viti per la fissazione immediata dello stelo femorale permette al cane di poter usare la zampa già subito dopo l’intervento.

La durata di questa protesi è per tutta la vita del cane.

 

L’intervento e la convalescenza 

La degenza dopo l’intervento di protesi è di 24 ore: il cane viene operato il giorno di ammissione e dimesso il giorno dopo, già in grado di camminare.

Si interviene prima su un’anca e dopo alcuni mesi si può intervenire sull’altra anca ove previsto e necessario.

La convalescenza consiste nel tenere il cane sotto controllo per due mesi, portandolo fuori sempre al guinzaglio, senza lasciarlo libero ed evitando di lasciarlo giocare con altri cani.

Le complicazioni sono ridotte al minimo se si segue la convalescenza raccomandata.

Dopo due mesi la guarigione della capsula articolare stabilizza l’articolazione e la lussazione non può più verificarsi, salvo traumi gravi.

 

2024-05-08T11:02:13+00:00Ortopedia Veterinaria|

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