Osteocondrodisplasia del gatto: una malattia delle ossa

Osteocondrodisplasia del gatto: una malattia delle ossa

L’osteocondrodisplasia del gatto è caratterizzata da anomalie nello sviluppo delle ossa e della cartilagine da cui derivano spesso a difficoltà motorie e deformità scheletriche.

Tali anomalie ossee possono interessare le articolazioni del gomito, del ginocchio, dell’anca e anche la colonna vertebrale, degenerando in una forma grave e dolorosa di artrite.

Comprendere come riconoscere questa condizione, quali razze sono maggiormente predisposte, le cause sottostanti e i metodi per prendersi cura di un gatto affetto è essenziale per garantire il benessere dell’animale.

Riconoscere l’osteocondrodisplasia del gatto: i sintomi

I sintomi dell’osteocondrodisplasia possono manifestarsi in modo variabile, ma generalmente includono:

Difficoltà di movimento: i gatti possono mostrare zoppia, riluttanza a muoversi o a saltare, e possono apparire goffi nei movimenti.

Deformità scheletriche: in alcuni casi, si possono osservare anomalie fisiche evidenti, come deformazioni delle zampe o della colonna vertebrale.

Dolore: il gatto può mostrare segni di disagio, come miagolii frequenti, soprattutto quando viene sollecitato a muoversi.

Calo dell’appetito: un gatto affetto da osteocondrodisplasia può mostrare un calo dell’interesse verso il cibo.

Se si sospetta che un gatto possa avere questa condizione, è fondamentale consultare un veterinario, che potrà effettuare esami radiografici e altre indagini diagnostiche per confermare la presenza della malattia.

Le razze feline maggiormente a rischio di osteocondrodisplasia

La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo nella comparsa della malattia.

L’osteocondrodisplasia non colpisce tutte le razze feline e solo alcune sono maggiormente predisposte a sviluppare questa patologia:

  • Scottish Fold
  • Maine Coon
  • Ragdoll
  • Persiani

Le cause dell’osteocondrodisplasia: i fattori genetici

L’osteocondrodisplasia è un disturbo genetico ereditario, un fattore cruciale nello sviluppo di tale condizione: mutazioni specifiche nei geni responsabili della crescita delle ossa del gatto possono portare a disordini scheletrici.

Anche una dieta inadeguata durante le fasi critiche di crescita del gatto può influenzare negativamente lo sviluppo scheletrico.

Infatti, la mancanza di nutrienti essenziali come calcio e fosforo può contribuire alla malformazione delle ossa.

Infine, incidenti o lesioni che coinvolgono le ossa o le articolazioni del gatto possono esacerbare condizioni preesistenti, portando a un aggravamento dei sintomi.

Diagnosi e trattamento

L’indagine radiografica mette in evidenza le alterazioni dello sviluppo osseo e della cartilagine del gatto.

I farmaci antidolorifici e i trattamenti condroprotettivi possono aiutare ad alleviare il dolore e in taluni casi può essere utile un intervento chirurgico sulle articolazioni colpite anche i fini di ridurre la zoppia.

Come prenderti cura di un gatto con osteocondrodisplasia

Prendersi cura di un gatto affetto da osteocondrodisplasia richiede attenzione e dedizione.

È fondamentale programmare controlli regolari dal veterinario per monitorare la salute scheletrica del gatto e adattare il piano di trattamento, se necessario.

Offrire una dieta equilibrata e ricca di nutrienti è essenziale per supportare la salute delle ossa e evitare l’eccesso di peso che causa un ulteriore stress alle già compromesse.

L’attività fisica va incoraggiata purché non comporti sforzi eccessivi.

Creare un ambiente domestico sicuro e accogliente, con superfici morbide e lettiere facilmente accessibili, contribuiscono al comfort del gatto.

Se noti segni di difficoltà motoria o deformità, è essenziale che tu ti rivolga tempestivamente al tuo  veterinario ortopedico di fiducia per una valutazione approfondita e per discutere le migliori opzioni di trattamento.

La prevenzione e la gestione precoce possono fare la differenza nella salute a lungo termine del tuo gatto.

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