Artrodesi di carpo e tarso nel cane e nel gatto

Artrodesi di carpo e tarso nel cane e nel gatto

L’artrodesi è una procedura chirurgica utilizzata in ortopedia veterinaria mediante le quale viene indotta la fusione di una o più articolazioni di cani e gatti.

Letteralmente composta da artro e dal greco désis ‘legamento’, l’artrodesi trasforma una articolazione da mobile a fissa.

L’artrodesi è conosciuta anche con i nomi alternativi di anchilosi chirurgica o fusione articolare.

Si tratta di un intervento a cui ricorre il Veterinario Ortopedico in presenza di un grave danno osteo-articolare quando non è possibile ripristinare la funzionalità di un’articolazione.

Oppure quando non sono disponibili impianti protesici per mantenere la fisiologica motilità dell’arto.

E ancora, se i trattamenti conservativi contro il dolore indotto dal danno osteo-articolare, sono del tutto inefficaci.

L’obiettivo è proprio quello di eliminare il dolore senza ricorrere all’amputazione.

L’impiego di questa tecnica in medicina veterinaria è ampiamente descritto per le articolazioni di carpo, tarso, gomito, spalla, ginocchio e colonna vertebrale.

Il carpo e il tarso di cane e gatto

Carpo (arto anteriore) e tarso (arto posteriore) di cani e gatti sono strutture articolari estremamente complesse.

Il carpo è composto da:

  • Trapezio (osso carpale primo)
  • Trapezoide (osso carpale secondo)
  • Capitato (osso carpale terzo)
  • Uncinato (osso carpale quarto)
  • Piramidale (osso ulnare)
  • Scafosemilunare (osso intermediale)

Le ossa che compongono il tarso o garretto, sono:

  • Astragalo (tarsale tibiale)
  • Calcaneo (tarsale obulare)
  • Centrale del tarso (navicolare),
  • IV tarsale (cuboide)
  • ossa tarsali I (cuneiforme mediale), II (cuneiforme intermedio) e III (cuneiforme laterale)

Quando carpo e tarso sono irrimediabilmente compromessi a causa di fratture complesse non riparabili oppure sussistono gravi artriti o poliartriti erosive che provocano dolore e perdita di funzionalità dell’articolazione, grazie all’artrodesi è possibile consolidare l’osso e preservare l’arto.

Artrodesi parziale, totale e temporanea

Se tutte e tre le articolazioni carpali (radiocarpica, intercarpica e carpometacarpica) sono interessate, il Veterinario Ortopedico effettuerà un consolidamento dell’intera regione del carpo (artrodesi totale o panartrodesi).

Nel caso in cui fosse interessata soltanto l’articolazione intercarpica e carpometacarpica, è possibile eseguire un’artrodesi parziale: così facendo, il cane o il gatto potrà ancora piegare leggermente l’arto.

Per il tarso, fisiologicamente la più mobile tra tutte tra le articolazioni, si ricorre di solito all’artrodesi parziale a seconda della regione coinvolta: talocrurale, intertarsale prossimale, intertarsale distale o tarsometatarsica.

La panartrodesi tarsiale risulta infatti particolarmente complessa a causa delle piccole dimensioni dell’articolazione e della difficoltà a stabilirne l’angolo di fissazione.

Infine, nel caso di lussazione congenita della spalla, esiste una terza opzione ovvero la artrodesi temporanea: consiste in una stabilizzazione dell’articolazione con chiodi trans articolari per limitarne il movimento e favorire la riduzione della lussazione stessa.

Una volta che la spalla si è stabilizzata, i chiodi vengono rimossi.

Artrodesi: placche, chiodi e viti

Per bloccare l’articolazione interessata, il Veterinario Ortopedico può utilizzare placche, viti o chiodi di Kirschner ma anche innesti ossei oppure una combinazione di questi mezzi di fusione.

Esistono placche dinamiche, pre-modellate e tagliabili da angolare secondo necessità, che favoriscono la migliore progressione di consolidamento osseo specie in cani e gatti di piccola taglia.

Sull’arto interessato, al termine della chirurgia, vengono poi applicate delle fasciature morbide da mantenersi fino alla comparsa di segni radiografici di fusione del sito di artrodesi.

La gestione post operatoria dell’intervento di artrodesi nel cane e nel gatto

Le fasciature garantiscono una maggiore sicurezza e stabilità dell’artrodesi ma la gestione post operatoria deve essere attenta e scrupolosa.

E’ necessario il confinamento del cane o gatto in spazi ristretti per almeno 6 settimane successive all’intervento in modo da evitare sollecitazioni meccaniche estreme che possano far collassare l’impianto di osteosintesi.

L’attività fisica può rientrare lentamente nella normalità nelle settimane successive.

In seguito all’artrodesi la funzionalità dell’arto non ritorna mai normale tuttavia consente al cane o al gatto di condurre una vita relativamente attiva e soprattutto senza dolore.

 

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