Contrattura del muscolo quadricipite femorale cane e gatto

Contrattura del muscolo quadricipite femorale cane e gatto

Quadricipite femorale cane e gatto e contrattura

La contrattura del quadricipite femorale in cani e gatti è una patologia che può presentarsi in seguito a complicanze post traumatiche da frattura distale del femore.

Annoverata tra le “malattie da frattura”, infatti, la contrattura del quadricipite femorale è solitamente la conseguenza di una prolungata immobilizzazione e conseguente ipotrofia dell’arto.

L’immobilità induce, inoltre, l’indebolimento e la perdita di elasticità dei legamenti.

Si riscontrano anche rari casi di contrattura del quadricipite secondari a infestazioni parassitarie da
Toxoplasma Gondii e/o Neospora Caninum.

Frattura del femore: il danno muscolare

Il quadricipite femorale è funzionale all’estensione della zampa in direzione del ginocchio e alla flessione dell’anca.

Più grave è la frattura del femore, maggiore è la compromissione del quadricipite e di conseguenza, l’entità del danno che le fibre muscolari subiscono in seguito a contusione, lacerazione, rottura o stiramento.

La guarigione del muscolo avviene in parte per cicatrizzazione attraverso la formazione di tessuto cicatriziale.

La rigenerazione delle fibre muscolari e il tessuto cicatriziale

Il tessuto cicatriziale, purtroppo, ha una minor capacità elastica rispetto al tessuto muscolare sano ed integro.

Quando una vasta area del quadricipite traumatizzato viene sostituita dal tessuto cicatriziale, la sua capacità contrattile si riduce anche a causa della formazione di aderenze fibrose.

Contrattura muscolare del quadricipite del cane e del gatto: i sintomi

Il cane o gatto affetto da contrattura del quadricipite femorale mostra solitamente zoppia, mancanza di appoggio dell’arto e difficoltà nella deambulazione.

Il ginocchio appare rigido e iperesteso mentre il muscolo si presenta indurito e dolorabile alla palpazione.

L’arto interessato deve essere sottoposto ad un attento esame ortopedico per valutare il grado di ipotrofia muscolare ma anche ulteriori, eventuali complicanze: l’osteoartrosi del ginocchio, il grado di accorciamento della zampa, la lussazione o sublussazione dell’anca, la lussazione della rotula.

Il trattamento chirurgico

Per risolvere la contrattura muscolare è necessario innanzitutto intervenire chirurgicamente scollando le aderenze di tessuto cicatriziale tra il quadricipite e il femore.

L’allungamento del quadricipite consente il ripristino dell’angolazione del ginocchio e dunque, della sua funzionalità.

Al termine di questa procedura, viene applicato un apparato esterno per la flessione dinamica del ginocchio.

L’apparato esterno di flessione: lo stretching meccanico

L’apparato è costituito da due chiodi a filettatura terminale a livello del femore prossimale e due chiodi a
filettatura centrale inseriti a livello della tibia distale.

Il ginocchio e il tarso vengono posizionati secondo un angolo di flessione di 90°.

Tra i chiodi vengono posizionati degli elastici o bende elastiche per ottenere uno stretching meccanico prolungato che favorisce l’allungamento del tessuto muscolare del quadricipite e impedire una nuova contrattura.

Il protocollo fisioterapico

Una volta rimosso l’apparato, l’arto del cane o del gatto va rieducato attraverso un programma di fisioterapia.

L’obiettivo è quello di rimobilizzare in maniera graduale il ginocchio, ripristinare l’escursione articolare ed evitare la formazione di nuove aderenze.

Una patologia complessa come la contrattura del quadricipite femorale può essere risolta solo con un approccio multimodale e solo fin quando non evolve in fibrosi poiché in questo caso non si può più correggere.

L’ecografia muscolare differenzia le due forme e il trattamento chirurgico, quello farmacologico e quello fisioterapico sono risolutivi solo se l’identificazione della lesione muscolare è tempestiva.

2024-09-13T06:58:55+00:00frattura, lussazione|

Condividi l'articolo

Torna in cima